La Juventus ha perso a Parma senza meritare di giungere nemmeno al pareggio. Il gol di Pellegrino non ha risvegliato nemmeno l’orgoglio della squadra bianconera. La Vecchia Signora è stata passiva e poco produttiva davanti. L’assenza di Yildiz dal primo minuto ha spento la fantasia della Juventus. Vlahovic è stato annullato da un super Leoni (classe 2006! Personalità clamorosa) e l’intera squadra bianconera è stata molto simile a quella dell’ultimo periodo di Motta. Sintomo che il problema principale è legato alla personalità e al carattere del gruppo di giocatori in campo che alla guida tecnica.
Juventus, ora la Champions League è più che a rischio

La Juventus vista in campo ieri al Tardini di Parma faticherebbe a vincere contro qualunque squadra. Classificarsi nelle prime quattro per arrivare alla qualificazione alla prossima Champions League, in queste condizioni sarà un problema enorme. Non solo perché la squadra fatica ad imporsi per un periodo più lungo di due gare, ma soprattutto perché nelle prossime settimane dopo la gara contro il Monza, la Juve sfiderà due rivali dirette come Bologna e Lazio che sono decisamente più solide, compatte e hanno un meccanismo di gioco oliato, nonché efficacissimo.
Tudor resta ottimista
Tudor non perde l’ottimismo nonostante la sconfitta e guarda già ai prossimi impegni: “Ci sono ancora cinque partite e tanti punti in palio. Andiamo avanti che tra quattro giorni giochiamo di nuovo. Il rinvio può aver inciso sulla preparazione? Abbiamo avuto questo problema ma non è una scusa, ci si deve adattare. Il Parma ora sta andando forte. Se fosse finita 1-1… Per quanto abbiamo spinto nel secondo tempo avremmo meritato un gol. Ma davanti non siamo stati decisivi ed è mancato qualcosa. Comunque è una sconfitta che va accettata e si va avanti”.
Il vero problema, ancora una volta, è stato l’attacco. Nessun gol all’attivo e i centravanti proseguono il loro digiuno. Tudor non si nasconde e analizza con lucidità: “Vlahovic e Kolo Muani? Potevano fare di più – ne è sicuro Tudor, sempre schietto –. Tu giochi poi però quando arriva palla negli ultimi 20 metri devi metterla dentro, altrimenti si rischia di perdere come oggi. A noi manca la cattiveria di andare dentro l’area sui calci d’angolo, ci manca quel piglio di voler fare gol. Bisogna lavorare su questa cosa, bisogna crescere e avere più cattiveria di fare gol. L’ho detto ai ragazzi: non si vince con gli schemi, con i sistemi e le combinazioni, si vince anche e soprattutto con altre cose. Nel secondo tempo abbiamo spinto tanto ma non l’abbiamo messa dentro e se non lo fai è inutile stare là davanti”.
Un commento anche sulle condizioni di Vlahovic, costretto al cambio: “Ha avuto un fastidio ed è uscito. Conceicao ci ha provato, ha grandi qualità ma non è bastato”.