Sconcerto sull’ultima rivelazione che riguarda Lewis Hamilton e i suoi primi mesi in Ferrari: “È disperato” la frase che lascia di stucco
“Avrei bisogno di un trapianto di cervello“: diretto come sempre Lewis Hamilton, ha palesato con una frase choc le sue difficoltà di adattamento alla Ferrari.

Non va il sette volte campione del mondo sulla rossa, non riesce ad adattare il suo stile di guida alla SF-25: una situazione che lo ha gettato nello sconforto. Lo ha detto anche Vasseur che l’umore di Hamilton non è dei migliori e che non può esserlo visti i risultati. Il lampo nella sprint in Cina, poi il nulla: il pilota britannico annaspa nelle posizioni di retrovie della zona punti, non regge il confronto con Leclerc che, invece, la monoposto la sta maneggiando nel miglior modo possibili, riuscendo anche a portarla sul podio.
Una differenza evidente che amplia l’umore nero di Hamilton e crea qualche dubbio sulla sua competitività. Dubbi che Vasseur ha provato a spazzare via, ma sui quali invece la concorrenza sembra puntare, magari per accrescere ulteriormente le difficoltà del campione britannico.
Hamilton, Marko stuzzica: “Disperato”
Di questi ‘giochetti’ ne ha utilizzati in passato Helmut Marko, uno dei manager di vertice della Red Bull, protagonista in passato anche del burrascoso testa a testa tra Hamilton e Verstappen per il Mondiale 2021.

Allora non mancarono le frecciate rivolte ad Hamilton, impegnato nella corsa al Mondiale, ed anche oggi arrivano nuove stoccate diretta al pilota inglese. Un Hamilton in difficoltà e lontano dal vertice, tanto che Marko dice chiaramente “sembra davvero disperato“. Mette il dito nella piaga Marko e chissà che non lo abbia fatto con un senso di soddisfazione per quello che, ad oggi, è il ‘fallimento’ di uno dei suoi rivali.
Fallimento che potrebbe però anche portare ad una veloce rinascita ed è quello che paventa lo stesso Marko nel continuo delle sue dichiarazioni: “Credo che stia aspettando la vettura del 2026 – le parole del manager Red Bull – e spera che la Ferrari non solo indovini la macchina, ma gli dia una monoposto che lui possa gestire meglio“.
Bisognerà davvero aspettare il 2026 per vedere Hamilton nuovamente competitivo? Alla Ferrari sperano che non vada così e lavorano per migliorare la SF-25 e renderla un’auto in grado di competere per il vertice. Con Leclerc, ma anche con il fuoriclasse inglese che, a 40 anni, non sembra intenzionato a rinunciare subito al suo sogno.