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Sinner al TG1: “Difficile accettare la squalifica. Trattamento diverso? Ognuno può dire quello che vuole”

Jannik Sinner, intervistato da Speciale Tg1, ha raccontato il difficile periodo vissuto a causa della vicenda Clostebol, che lo ha tenuto lontano dai campi per tre mesi. Con lucidità e fermezza ha dichiarato: “Ognuno è libero di dire quello che vuole, per me è importante che so io quello che è successo e che ho passato. Non mi interessa rispondere a quelli che mi hanno attaccato. Non auguro a nessuno di passare da innocente una roba del genere, siamo in un mondo dove ognuno può dire quello che vuole“. Parole che esprimono la volontà di non lasciarsi trascinare dalle polemiche, ma di restare fedele alla propria verità.

Le difficoltà della squalifica

Sinner ha poi raccontato le difficoltà legate alla sospensione: “Non ho capito quello che è successo, non sapevo niente. Ho fatto fatica ad accettare questi tre mesi, perché nella mia testa non ho fatto niente. Ho vissuto un anno intero di difficoltà“. Nonostante tutto, il tennista guarda al futuro con determinazione e voglia di riscatto: “Mi manca la competizione, sono molto contento che questa fase è terminata e sono pronto a ripartire, anche se un periodo di stop, magari non così lungo, mi serviva“. Parole che rivelano una profonda consapevolezza e una rinnovata voglia di tornare a competere in vista degli Internazionali di Roma. E poi soprattutto il mirino sul Roland Garros, il secondo Slam della stagione, il secondo grandissimo obiettivo.

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