
Ma che sarà questo Napoli? Che volto avrà il suo futuro? Cosa aspetta un club che negli ultimi tre anni ha viaggiato avanti e indietro tra paradiso, inferno e paradiso ancora, in un saliscendi emotivo da cuori forti. Forse è ancora presto. C’è una distesa azzurra entusiasta ed esultante che ora vuole ragionevolmente solo festeggiare. Il presente è un dono prezioso e va celebrato, ma è inevitabile che l’avvenire cominci già a bussare con i piedi ben saldi sul pianerottolo.
La ferita sanguinante dell’anno scorso si è appena rimarginata, e De Laurentiis non ha alcuna intenzione di stuzzicarla. Ripetere l’errore, gli errori, dell’estate 2024 sarebbe drammatico per un Napoli che si è appena riscoperto vincente subito dopo un 10° posto. Allora che fare? Chiaro è che questo Scudetto abbia un volto copertina, più di qualunque altro. Antonio Conte è stato l’elemento cardine su cui è ruotato il destino del Napoli. Lo stesso che però potrebbe già non far più parte del futuro.
Non è un caso che il patron azzurro abbia già incontrato Allegri. E le ultime dichiarazioni di De Laurentiis, un po’ nel postpartita, un po’ nelle scorse ore, hanno confermato che il matrimonio tra Conte e Napoli non è poi così lontano dal concludersi. Però il futuro ha prospettive incoraggianti. “Ci sarà sempre un Napoli capace di dire la sua”, ha assicurato lo stesso De Laurentiis. Che poi senza troppi giri di parole ha planato sull’affaire De Bruyne. L’acquisto di una casa bellissima e una videochiamata con tutta la famiglia: questi gli elementi che hanno fatto accelerare i battiti dei tifosi del Napoli, sognanti e speranzosi di vedere il fuoriclasse belga dipingere magia al Maradona come ha fatto per 10 anni con il Manchester City. Ora però, come detto, conta solo festeggiare. Anche perché il futuro, visto così, Conte o non Conte, tanto male non sembra.






