Home » Calcio » Mondiale che invoglia: fuori i valori. Inter, ora il bello. Juve, pensati grande

Mondiale che invoglia: fuori i valori. Inter, ora il bello. Juve, pensati grande

No, non è calcio estivo. È ovvio che il Mondiale per Club non possa avere lo stesso livello di intensità agonistica delle competizioni durante la stagione, ma allo stesso tempo è altrettanto evidente quanto le squadre siano comunque determinate alla conquista. Altrettanto evidente come le latine ci tengano molto di più, anche perché hanno avuto molti mesi per pensarci, e concentrarsi sulla competizione. Del resto, anche per la Coppa Intercontinentale vecchio/nuovo stile, da sempre le squadre latinoamericane sono ossessionate dalla conquista, rispetto all’europee che la ritengono un impegno di cui sbrigarsi nella maniera migliore possibile.

Conferenza stampa di presentazione Cristian Chivu nuovo allenatore dell'Inter
Conferenza stampa di presentazione Cristian Chivu nuovo allenatore dell’Inter

Ma nella fase a gruppi non ci sono state partite balneari, soltanto impegni al netto della fatica fisiologica dell’europee, arrivate al termine della loro stagione, in alcuni casi lunghissima, come ovviamente l’Inter. Sono Palmeiras, Botafogo, Monterrey e soprattutto lo straordinario Simone Inzaghi all’Al Hilal le sorprese dei primo turno. Anche se il Palmeiras ha fregato un Porto remissivo, il Monterrey un’altra sudamericana come il River Plate per quanto più quotata, Inzaghi ha infilzato un Salisburgo ammesso quasi a sua insaputa, mentre il grande outsider è stato il Botafogo che ha eliminato un rivale assoluto seppure in crisi come l’Atletico, e per di più battendo il PSG campione d’Europa in carica, non a caso il Fogão delle sudamericane è quella con maggior diritto a parteciparvi essendo la più fresca campione continentale. C’è anche poi la parziale delusione di Bayern e Chelsea, finiti entrambi secondi, ma se nel caso dei Blues questa è stata quasi una benedizione per finire nella parte alta e più semplice del tabellone, nel caso dei bavaresi invece ha comportato l’ingorgo della parte bassa del tabellone con Paris Saint-Germain e Real Madrid. Il risultato è che è altissima la probabilità di avere almeno un outsider, magari brasiliano, nella parte alta delle semifinali, mentre le altre tre semifinaliste dovrebbero essere come da copione Manchester City, Paris Saint-Germain, e Real Madrid.

Cristian Chivu, allenatore Inter, all’arrivo negli USA per il Mondiale per Club
Cristian Chivu, allenatore Inter, all’arrivo negli USA per il Mondiale per Club

L’Inter ha rimesso in carreggiata un Mondiale nato malissimo contro il Monterrey. Davanti ai giapponesi e soprattutto nella partita da caccia all’uomo contro il River Plate, la reazione prima di orgoglio, poi di mentalità e di calcio, ha portato al risultato tanto atteso quanto a un certo punto inaspettato fino a 20 minuti dalla fine della seconda partita. E adesso l’appetito vien mangiando, perché il Fluminense è esattamente quello che ci si aspettava a questo punto della competizione. Per carità, è assolutamente possibile uscire, ma meglio non si poteva sperare. E vista la situazione, se Paris Saint-Germain, è Real Madrid, sono i valori assoluti, il Manchester City travolgente contro la Juventus invece è comunque un essere in divenire. Lo è assolutamente anche l’Inter, ma il dovere, tanto negli Ottavi quanto soprattutto eventualmente nei Quarti, è quello di giocarsela. È cresciuto in casa Pio Esposito, che in verità l’occasione l’avrebbe meritata a prescindere da quanto fatto in questo Mondiale, ed è una iniezione davvero di fiducia anche per tutti gli altri, quando le opzioni di attacco sembravano inaridirsi in parallelo con la la defezione e il prossimo addio di Calhanoglu.

La Juventus contro il City è andata a sbattere, nemmeno malaccio in avanti per mezz’ora, ma davvero troppo esigua e ingenua in difesa per essere una rappresentativa dei colori bianconeri. Ha comunque fatto quello che doveva: arrivare seconda dietro la squadra di Guardiola. E allo stesso tempo, nessuno può chiederle nulla di più, andando a scontrarsi contro il Real Madrid. Se il pronostico contro la squadra di Xabi Alonso è chiuso, allo stesso tempo la Juve non può e non deve accettare l’opzione di presentarsi in maniera così remissiva come vista contro i Citizens. Perdere fa parte dell’ordine delle cose, ma se sei Juventus giocare così rassegnati non è assolutamente accettabile. Perché per diventare grandi, o tornare a essere grandi, il pensiero necessario sufficiente è che tu cominci a pensarti grande. Serve una degna prestazione di intensità agonistica, perché altrimenti si aprirebbero i dubbi sulla eventuale affrettata conferma con annesso allungamento del contratto di Igor Tudor da parte della società.

Change privacy settings
×