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La truffa San Siro: le leggende metropolitane usate da Sala per favorire i fondi e abbattere San Siro

Il gusto e la convinzione di ciascuno sono ugualmente rispettabili, dunque lungi da me voler far cambiare idea a chi vuole un nuovo stadio per Milan e/o Inter (eh sì, perché se devi farti quello nuovo tanto vale averlo per conto tuo).

Denuncio subito: San Siro per me non si deve abbattere, perché nell’ordine:

1) è un’opera d’arte di bellezza unica, e l’unica opera architettonica italiana del Dopoguerra in Italia diventata simbolo universale del nostro paese in tutto il mondo;

2) perché è l’unico stadio del mondo riconoscibile e riconosciuto in tutto il mondo, l’unico stadio che è da solo un brand, e paradossalmente lo conferma proprio l’adorazione che hanno per San Siro i tifosi di tutto il mondo: addirittura secondo monumento più visitato della città di Milano!;

3) perché non è un monumento al tempo che fu: è all’altezza adesso, e ve lo dimostrerò tra poco dati alla mano.

Ma allo stesso tempo, non starò qui a fermare il vento con le mani, e dunque se i club vogliono un nuovo stadio tanto più di proprietà, è giusto che gli sia permesso. Ma non al prezzo di abbattere San Siro. E soprattutto, se si è arrivati a ripetere sistematicamente delle bugie sullo stato delle cose per abbattere San Siro, allora viene il dubbio che qualcosa che non quadra ci sia.

San Siro [Credit: LaPresse] - Sportitalia
San Siro [Credit: LaPresse] – Sportitalia

Quali bugie? Cominciamo.

LEGGENDA METROPOLITANA n.1: San Siro è vecchio e non può ospitare la finale Champions: FALSO.

La Uefa a metà del 2024 ha assegnato a San Siro l’organizzazione della finale 2027, revocandola il 24 settembre 2024. E’ stato perché l’impianto non era all’altezza? No di certo, altrimenti non gliel’avrebbe assegnata prima. Assegnazione revocata esclusivamente perché il sindaco Sala ha negato la garanzia che nel maggio 2027 non ci sarebbero stati lavori sull’impianto o nelle zone limitrofe. E questo è un fatto. Postilla: il Comune ha perso un indotto di circa 60 milioni di €, ovvero quasi l’intera cifra che i club sborserebbero cash per l’anticipo dell’acquisto di San Siro e dell’area circostante.

LEGGENDA METROPOLITANA n.2: San Siro è impossibilitato a essere sede di Euro2032: FALSO.

Gira la notizia che San Siro non adempierebbe al 50% dei requisiti richiesti per essere sede a Euro2032. Vero. Quello che è falso è dire che siano ostacoli insormontabili e che per questo si debba abbattere San Siro. Pensate che hanno ricevuto luce verde impianti come Marassi, Favorita e San Nicola di Bari. Vi pare che siano stadi pronti? Marassi?! Non prendiamoci in giro. Ovviamente hanno ricevuto parere favorevole sulla base degli interventi futuri. E lo stesso avverrebbe con San Siro. La lista dei requisiti non è stata resa pubblica dall’Uefa, e su questo si può fare parecchio gioco se si vuole raccontare una cosa per un’altra. E anche dire “Il 50% di 130 parametri” fa molta impressione. Sapete quali sono tanti di questi parametri? Lo spogliatoio tecnico che deve essere di 20 metri quadri, ed invece è di 14. La stanza antidoping che deve essere di 40 metri quadri, e invece è di circa 30. E poi robe come il guardaroba della sala Vip che deve essere di 50 metri quadri. Una marea di queste “inadempienze”. Vi paiono questioni irrisolvibili per i quali deve essere tirato giù uno stadio? Ma per piacere. Ovvio, alcuni parametri sono decisamente più seri. E riguardano principalmente bagni, accesso disabili al secondo anello, rimozione dei vetri divisori tra settori. Ma sono tutti interventi ampiamente operabili, come dimostrato da vari studi presentati, ma anche dalla semplice logica e dai precedenti: pensate per dirne una allo Stadio Olimpico a Roma che fece questi interventi per ospitare Euro2020, dove le vetrate divisorie tra i vari settori per fare un esempio furono rimosse senza che ci fosse bisogno di tirare giù lo stadio. Dunque si può, basta volerlo e metterci i soldi. Dice: ma i soldi ci sono? Ecco…

LEGGENDA METROPOLITANA n.3: San Siro cade a pezzi, ammodernarlo costa troppo: FALSO.

E per rendere San Siro non certo all’avanguardia, ma sicuramente funzionante e civile, i soldi ci sarebbero, anzi ci sono pure. Per la precisione: 27.4 milioni presenti già solo per la messa a punto. Che diventato addirittura circa 70 milioni fino al 2030. Ben 70 milioni per ammodernare San Siro! Quando tutto lo stadio e l’area circostante verrebbero invece venduti alla miseria di 175 milioni! Dice: ma dove sono questi 27.4 milioni per ammodernare San Siro? Sono già là. Perché il contratto di locazione tra Comune e club prevede un affitto annuale d 13.5 milioni (totali eh, mica per club!). E il Comune ha stipulato: sentite club, la metà ce la date a noi cash, e l’altra metà la investite in manutenzione e ammodernamento. Bene: dal 2019 – guarda caso, da quando è stato presentato il primo progetto di nuovo stadio San Siro… – dei circa 29 milioni di affitto riservati all’ammodernamento sapete quanti ne sono stati spesi? Solo 1.6 milioni! Incredibilmente il Comune non ha reclamato che il proprio bene fosse tenuto al passo, e le proprietà si sono ben guardate dal farlo. Insomma: hanno lasciato entrambi che San Siro perdesse colpi per poi reclamare che l’unica soluzione fosse l’abbattimento. Postilla: epperò 4 anni fa hanno stranamente trovato sia i soldi che il tempo per rifare totalmente l’area degli skybox che aumentasse gli introiti. Guarda le coincidenze.

LEGGENDA METROPOLITANA n.4: se non si abbatte San Siro, si danneggiano le squadre: FALSO.

Come visto, ci sono sia soldi che tempo per tenere San Siro quantomeno al passo con la civiltà. Ma è vero che se non lo si abbatte si danneggiano Milan e Inter? Falso, si danneggiano i fondi. L’anno scorso i ricavi da stadio sono ammontati a circa 80 milioni di € CIASCUNO. La Juventus, per fare l’esempio con chi ha uno stadio di proprietà di eccellenza e tutta una serie di business attorno, si è fermata a 55 milioni. Tutto è migliorabile: e lo sarebbe a San Siro partendo da quel museo al momento ridicolo e che con un poco di volontà politica sarebbe una bomba. Gli unici a soffrire se non si abbattesse San Siro sarebbero i fondi proprietari, RedBird/Elliott e Oaktree. Perché lo dicono i dati alla mano del progetto in caso di abbattimento, il loro business sono le edificazioni nell’area San Siro attorno allo stadio: uffici, appartamenti etc. Edifici che per esplodere di valore necessitano che San Siro venga spostato più in là per poter avere lo spazio libero davanti alla vista. Lo stadio diventerebbe un accessorio per poter costruire attorno.

Per carità, fare business e guadagnare non è un delitto. Ma non al prezzo di tirare giù quello che è l’icona degli stadi per eccellenza, unico brand mondiale. Pensate sia una opinione mia? La “European Football’s Greatest Grounds” recentemente uscita in Inghilterra, un tomo d’arte appena candidato al “Book of the Year 2025”, ha stilato la classifica dei 100 stadi più belli al mondo, piazzando proprio San Siro al primo posto, definendolo semplicemente “il più iconico stadio al mondo per i fan di ogni provenienza”.

Queste sono solo alcune delle leggende metropolitane dal punto di vista sportivo che si stanno ripetendo per far passare il messaggio che la ristrutturazione non sia possibile o addirittura dannosa. Poi ce ne sarebbero altre che riguardano l’aspetto edilizio o economico, come la valutazione dell’intera area fatta dall’Agenzia delle Entrate secondo un criterio che quando sarà rivelato farà ridere a crepapelle qualsiasi basico tifoso di calcio. Ma per quello si entra in un’altra area. Per quella sportiva che afferisce a noi, è già sufficiente così il quadro di bugie che vengono ripetute.

E tenete a mente una cosa: non per favorire Milan e Inter, ma per il bene dei fondi RedBird/Elliott e Oaktree. Dei quali destini, con il dovuto rispetto, a noi non frega niente.

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