Superlega, la svolta epocale è servita: strappo nel calcio europeo

La creazione della Superlega del calcio europeo diventa realtà con un comunicato ufficiale postato poco prima della mezzanotte, dodici i club aderenti tra i quali Juventus, Inter e Milan

Superlega

Una giornata confusa tra anticipazioni, mezze conferme e qualche smentita. Poche ore dopo il durissimo comunicato della Uefa che aveva minacciato di radiare tutti i club che avrebbero preso parte a qualsiasi competizione nata fuori dall’egida di FIFA e UEFA arriva il colpo di scena definitivo. La conferma: la Superlega europea è definitivamente creata e coinvolgerà non neno di 20 top  club europei.

Superlega, i club fondatori

Il primo comunicato stampa della Superlega viene diffuso attraverso social e web poco dopo le 23. Lo firmano i dodici club fondatori che di fatto diventano soci di un consorzio che punta a creare il primo campionato professionistico di calcio fuori dalle organizzazioni tradizionali. Una rivoluzione copernicana: in 130 anni di storia del calcio non era mai esistito niente del genere.

I dodici club fondatori sono le italiane Juventus, Milan e Inter, le spagnole Real Madrid, Atletico Madrid e Barcellona, le inglesi Chelsea, Liverpool, Manchester City, Manchester United e Tottenham Hotspur.

Uno strappo epocale anche se, nel suo comunicato, la nuova Superlega “auspica l’avvio di consultazioni con UEFA e FIFA al fine di lavorare insieme cooperando per il raggiungimento dei migliori risultati possibili per la nuova Lega e per il calcio nel suo complesso”.

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Cos’è la Superlega

Il senso della creazione della Superlega (The Super League la sua denominazione ufficiale, già registrata e depositata) prende spunto dalle difficoltà del calcio mondiale, reduce da un anno di pandemia e di introiti ridotti. Ma anche da un progetto commerciale che ha subito trovato partner in grado di garantire introiti importanti a tutti i club coinvolti.

La Champions League, secondo i dodici club fondatori, non basta più a garantire abbastanza incassi per pagare i conti di società sempre più costose. Gli introiti arriveranno da sponsorizzazioni, merchandising, diritti e distribuzione televisiva. Un progetto del tutto identico a quello che sono, negli Stati Uniti, l’NBA nel basket, l’NFL nel football americano, o l’MLS, la major league soccer americana. Club che diventano franchigie e che si affrontano in un format esclusivo e chiuso, un consorzio cui si accede solo per diritto economico.

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Il format

Sono stati anticipati anche altri aspetti della Superlega. Un torneo con venti squadre, divise in due gironi di dieci squadre con partite di andata e ritorno. Poi una Final Six, con le tre migliori squadre di ogni girone coinvolte in un torneo conclusivo ospitato presso una sede unica. Alle 12 squadre fondatrici se ne dovrebbero aggiungere almeno altre otto, non è chiaro se con un meccanismo ‘invitational’, una sorta di wild card, o per meriti sportivi.

Il calendario sarebbe di fatto una alternativa alla Champions League, da giocare a metà settimana. Secondo gli analisti interrogati dal New York Times il giro d’affari per questo torneo sarebbe non inferiore ai 10 miliardi di euro l’anno. Una cifra enorme, di gran lunga superiore a qualsiasi possibile introito ipotizzato dalle competizioni odierne.

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Uefa Sede Nyon
La sede della Uefa a Nyon (Foto Uefa)

É guerra

La situazione si sposta adesso su un piano istituzionale e forse legale. La UEFA ipotizzava fin da ieri di sanzionare molto duramente tutte le squadre aderenti a questo progetto. Si parla di esclusione d’ufficio da tutte le competizioni in corso (anche quelle di questa stagione?), radiazione dei club da qualsiasi torneo UEFA o FIFA, esclusione di tutti i giocatori tesserati da qualsiasi competizione ufficiale.

Se la UEFA, che ha già incassato il sostegno della FIFA e la cui posizione è condivisa sia dalla Federcalcio che dalla Lega Calcio dovesse usare la linea dura c’è da capire che fine faranno le competizioni di questa stagione. E se e come si giocheranno gli Europei.

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