Tour de France, la Grand Boucle perde i pezzi: c’è l’annuncio ufficiale. Uno dei protagonisti della prima settimana dice addio alla corsa 
Il Tour de France perde i pezzi. A poco più di una settimana dall’inizio, la Grand Boucle deve fare i conti con il forfait di alcuni potenziali protagonisti che fin dalle prime battute hanno incontrato enormi difficoltà, molte delle quali non previste. Il primo ad annunciare il proprio ritiro è stato Primoz Roglic, trentunenne sloveno capitano della Jumbo-Visma e vincitore delle ultime due edizioni della Vuelta di Spagna che nella tappa alpina di sabato ha accumulato un ritardo di trentacinque minuti dal vincitore, il belga Dylan Teuns.
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A distanza di poche ore dalla notizia del forfait di Roglic, considerato da osservatori e critici uno dei grandi favoriti di questo Tour de France, gli organizzatori hanno dovuto incassare il ritiro di Mathieu van der Poel, il ventiseienne talento olandese atleta di punta della Alpecin-Fenix. Van der Poel, rimasto in maglia gialla per quasi l’intera prima settimana di gara, nella prima tappa veramente difficile, i 150 chilometri da Oyonnax a Le Grand Bornand, ha accumulato un ritardo di oltre venti minuti da Teuns. Una distanza non più colmabile dalla nuova maglia gialla, lo scatenato sloveno Tadej Pogacar, che lo ha convinto ad abbandonare il Tour: “Oggi non sarò al via – ha dichiarato van der Poel -, abbiamo deciso con la squadra che era nel mio interesse dare priorità alle Olimpiadi di Tokyo. Mi prendo un breve periodo di pausa da questa prima settimana, sapevamo che sarebbe stato difficile e ho altri obiettivi. Non sarebbe stato possibile fare tutto il Tour de France e poi essere al meglio ai giochi olimpici, ho dovuto scegliere”.
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Tour de France, il bilancio di van der Poel: “Settimana fantastica, ma non ce la facevo più”
La delusione è presente nelle parole e nel volto di van der Poel, che comunque sembra accettare con relativa serenità una decisione così difficile: “E’ stata una settimana fantastica che mi sarà molto utile in vista delle Olimpiadi. Sapevo che molto probabilmente non ce l’avrei fatta ad arrivare in fondo, non poteva andare diversamente. Il prossimo anno mi preparerò per arrivare fino a Parigi, possibilmente da vincitore della Grand Boucle“.
