Valentina Vignali, dalla disperazione al sorriso nel giro di poche ore. La cestista più popolate d’Italia esulta: “Muoio dalla felicità” 
Forse è la cestista più affascinante d’Italia, di sicuro è la più popolare. Ma nelle ultime ore Valentina Vignali ha vissuto attimi veri di terrore e di ansia prima di liberaresi in un sorriso.
Tutti è cominciato con il suo viaggio a Milano per la Fashion Week. un po’ passione e un po’ lavoro. Così ha abbandonato la sua casa vicino a Roma nella quale vive insieme al compagno, Lorenzo, e al loro cane Muffin. E proprio qui è cominciato il dramma: la casa è stata visitata dai ladri e nel trambusto il cane è sparito.
A raccontare tuto è stata la stessa Valentina via social: “Ho bisogno di voi! Lo abbiamo cercato fino a tarda notte ma niente. Ieri Muffin verso le 21.30 si è smarrito nei pressi del Dejavú, un pub in via dei laghi a Marino. È un golden retriever americano di 9 mesi, color caramello, dolcissimo e giocherellone, pesa quasi 40 kg, è maschio intero, microchippato ma al momento era senza medaglietta. Abbiamo già allertato tutti i veterinari e canili di Roma sud, messo annunci sui gruppi di animali dispersi e oggi pomeriggio proveremo con i cani molecolari”.
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Valentina Vignali, dalla disperazione al sorriso: per una volta l’unione fa la forza
Da lì è scattata la ricerca, con gruppi di amici e conoscenti che si sono messi in marcia nelle zone vicine alla casa di Valentina per cercare l’animale. Dei ladri, nessuna traccia e ci penseranno le forze dell’ordine a indagare, ma a lei interessava di lui riavere la compagnia del suo amico. “Tenetevi tutti i gioielli e le borse che vi pare basta che mi riportate il cane”, ha scritto. 
Ma almeno questa parte della storia è a lieto fine. Grazie ad una serie di segnalazioni che hanno fatto centro, Muffin è stato ritrovato. La Vignali ha dato la buona notizia via Instagram spiegando che è custodito da una famiglia della zona e presto lei tornerà a casa per riabbracciarlo: “Muoio di felicità. Sono talmente felice che è passata tutta la paura, l’ansia, la stanchezza, la rabbia… Non so come ringraziarvi se non c’eravate tutti voi, tutti noi uniti non ce l’avremmo mai fatta”.
