La tragedia della morte di Agnes Tirop è arrivata a una svolta, il marito – accusato di omicidio – è stato arrestato
É stato arrestato Ibrahim Rotich, il marito di Agnes Tirop, l’atleta keniota, quarta alle Olimpiadi di Tokyo nei 5mila metri, assassinata a coltellate nella sua abitazione.
Arrestato il marito di Agnes Tirop
L’uomo era in fuga da tre giorni e stava cercando di raggiungere il confine. La polizia ha seguito le tracce del suo telefono cellullare, poi grazie a una serie di intercettazioni sono riusciti a raggiungerlo a Kirinyaga, non nella zona balneare e turistica non lontana da Mombasa. Probabilmente stava cercando un passaggio, forse a bordo di qualche nave, per lasciare il paese.
L’uomo era a bordo di un’auto ed è stato fermato da due agenti che lo avevano identificato. Rotich si è dato alla fuga cercando di evitare il posto di blocco. Una lunga corsa che è andata avanti per diverse miglia prima di essere fermato. La sua auto è andata a sbattere contro un camion tentando un sorpasso.
Rotich ha rimediato ferite superficiali e non è in gravi condizioni.
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I funerali di Agnes
Arrestato e trasferito alla centrale di polizia di Changamwe, Rotich è stato identificato. Ma ha deciso di non rispondere alle domande degli inquirenti. La polizia lo ha trasferito in carcere a Nairobi dove lunedì mattina verrà interrogato dai magistrati. L’accusa è di omicidio volontario.
I funerali di Agnes Tirop si sono svolti ieri a Iten, nel centro di eccellenza atletica del Kenya. Alle esequie hanno partecipato centinaia di persone in lacrime, molti i giovanissimi. Agnes era molto amata: sovvenzionava da tempo le squadre femminili giovanili di mezzofondo ed era coinvolta nelle sedute di allenamento come tutor.
Di lei ha parlato Edward Mberia, un ragazzo giovanissimo che si allenava con lei e che l’aveva aiutata a preparare il record del mese scorso, 30.01”, sui 10mila su strada: “Addio mia amica e maestra – ha detto in lacrime Edward – farò tesoro di tutto quello che hai fatto per me”. Edward aveva lasciato la scuola e Agnes lo aveva convinto a tornare a studiare, pagando per lui la retta fino al diploma.
