Juventus-Torino, l’annuncio che incendia la vigilia: pazzesco! I bianconeri devono rimanere in scia alle altre big per centrare la qualificazione Champions
Allegri dovrebbe optare ancora una volta sul tridente pesante, con Dybala e Morata al fianco di Vlahovic. Juric recupera dal 1′ il “Gallo” Belotti e prova la grande impresa. 
La sfida di venerdì sera allo Stadium sarà fondamentale per Juventus e Torino. Oltre al sapore del derby c’è in ballo la rincorsa ad un posto Champions per i bianconeri, mentre per i granata la voglia di sfatare un tabù che dura davvero da troppi anni. All’andata un gol nel finale di Locatelli regalò ad Allegri i tre punti, dopo un’ottima prova dei padroni di casa. I numeri nell’epoca Cairo parlano chiaro: il Torino ha vinto un solo derby contro la Juve nell’ultimo decennio, con esattezza nel 2015, quando in panchina c’era Giampiero Ventura. Quello fu il periodo migliore della gloriosa società piemontese sotto la gestione dell’attuale presidente, culminata con una bella qualificazione all’Europa League (uscirono l’anno seguente agli ottavi di finale contro lo Zenit).
Juventus-Torino, Giampiero Ventura lancia la bomba: “Con il Var ne avremmo vinti 5 o 6”
Proprio l’ex ct della Nazionale ha voluto parlare alla vigilia della stracittadina, lanciando una polemica mai sopita da quelle parti. In un’intervista a Il Corriere Granata Ventura ha detto: “Durante la mia gestione furono pochi i derby persi per merito loro, molti li abbiamo persi per errori clamorosi. Se ci fosse stato il VAR avremmo sicuramente vinto 5/6 derby; era un altro momento purtroppo, e bisognava comunque accettare queste decisioni”.
Poi entrano nello specifico Ventura ha ricordato alcuni degli episodi incriminati: “Su Jonathas c’era un rigore clamoroso, su El Kaddouri tutta Europa ha visto cosa è successo. O ancora il gol annullato a Maxi Lopez e la non espulsione ad Alex Sandro sono state delle circostanze assurde. Per quanto riguarda i derby persi all’ultimo lasciamo stare: in entrambi eravamo sull’1-1 e avemmo delle occasioni nitide per passare in vantaggio ma fummo puniti prima da Pirlo e l’anno dopo da Cuadrado“.
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Tra mille amarezze anche la gioia di aver portato a casa l’ultima stracittadina per il Toro: “Al triplice fischio l’emozione era dei giocatori. Il ricordo più bello è che, il giorno dopo, quando facemmo allenamento, un gruppo di persone anziane venne a vederci e aveva le lacrime agli occhi. Il giorno dopo c’era una gioia incredibile, da vera e propria commozione”.
