Sonny Colbrelli torna a casa, ma il suo futuro rimane un’incognita

Il ciclista colto da malore due settimane fa dopo la prima tappa del Giro di Catalogna e tornato a casa

Colbrelli
L’immagine pià bella di Colbrelli, dopo la vittoria alla Roubaix (Foto ANSA)

É tornato a casa, in famiglia circondato dall’affetto delle persone che gli stanno più a cuore.

Ed è insieme a loro, ora, che Sonny Colbrelli dovrà decidere che cosa fare del proprio futuro.

Sonny Colbrelli, dopo la grande paura

Il ciclista azzurro, protagonista di una delle più straordinarie vittorie italiane degli ultimi anni, alla Parigi-Roubaix della scorsa stagione, ora ha un defibrillatore installato nel petto. Servirà a prevenire eventuali crisi cardiache come quella che poteva costargli la vita dopo la prima tappa del Giro di Catalogna, quando ha improvvisamente perso i sensi. Il prontissimo intervento dell’assistenza medica è stato decisivo. Un malore molto simile a quello subito da Christian Eriksen nel match dell’europeo di calcio dello scorso anno tra Danimarca e Finlandia.

Riposo, niente bici

Le due condizioni sono buone. Ricoverato all’ospedale universitario di Padova da sette giorni, Colbrelli da giovedì ha un ICD, un defibrillatore sottocutaneo, del tutto simile a quello che non ha impedito a Eriksen di tornare in campo in Premier League. E di segnare due gol con la maglia della sua Nazionale che lo ha riabbracciato la settimana scorsa e per la quale potrebbe essere il capitano dei Mondiali 2022 in Qatar.

A seguire il decorso dopo il collasso di due settimane fa il professor Domenico Corrado, direttore dell’Unità di Cardiomiopatia genetica e Cardiologia dello sport dell’Azienda ospedaliera-Università di Padova, un’eccellenza della medicina italiana.

I soccorsi a Sonny Colbrelli dopo il malore (ANSA)

Parlare di rientro in gara e di ritorno sulla bici è decisamente prematuro: “Abbiamo sottoposto Sonny a una valutazione clinica, genetica e di imaging completa per identificare la causa dell’aritmia che ha portato all’arresto cardiaco e quella che poteva essere la terapia più appropriata. La decisione di impiantare un dispositivo salvavita è stata condivisa da Colbrelli. Il dispositivo funziona per correggere il ritmo del cuore se è necessario e in casi estremi”.

Ora, nel riposo e nella tranquillità di casa Colbrelli potrà decidere che cosa fare. Al momento le prospettive sono quelle di riposo, tranquillità e una lenta riabilitazione.

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