Tour de France, altri ritiri: stagione finita per un big, nuovi casi di Covid

So sta rivelando una stagione difficilissima per il ciclismo tra gli strascichi della pandemia e i numerosi infortuni, anche al Tour de France

La decisione di molti ciclisti di non arrivare fino alla conclusione del Tour de France e alla parata di Parigi sugli Champs Elysees non è stata voluta.

Tour France
Una drammatica immagine del Tour de France (AP LaPresse)

Se per Roglic si può parlare di scelta, privilegiando allenamenti e preparazione in vista del Tour, per altri come Steven Kruijswijk la decisione è stata forzata.

Tour de France, Kruijswijk si ritira

La caduta di domenica mentre il Tour arrivava a Carcassonne ha avuto conseguenze pesantissime per l’olandese, uomo chiave della Jumbo Visma, decisivo nelle strategie della squadra per difendere la maglia gialla di Jonas Vingegaard.

Wellens positivo al Covid

Che si trattasse di qualcosa di serio è stato evidente. Seduto a terra in una smorfia di dolore, Kruijswijk ha cominciato a toccarsi la spalla destra fino all’arrivo della sua ammiraglia. I responsabili della sua squadra non lo hanno nemmeno sfiorato e hanno atteso l’arrivo dell’ambulanza.

Gli esami diagnostici sul terzo classificato del Tour di tre anni fa hanno evidenziato una frattura complessa di clavicola e scapola, con dislocazione della spalla. Un problema davvero molto serio. Kruijswijk è già andato sotto i ferri. Intervento riuscito ma i tempi di recupero sono lunghi. Niente Vuelta per lui, la sua stagione è di fatto finita.

Tra gli altri ritiri da registrare anche quello del belga Tim Wellens, positivo al Covid, si tratta del 12esimo caso registrato dall’inizio del Tour. Ma soprattutto quello di Rafal Majka in una Emirates letteralmente decimata: problemi muscolari per il polacco, che lascia al Tour tre soli compagni di squadra. Tutti gli altri si sono già ritirati o, come Soler, sono arrivati dopo il tempo massimo di tappa.

 

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