Valentino Rossi, che accuse contro la Yamaha: “E’ stato umiliato”. Resa dei conti tra il Dottore e il team di Iwata, reo di aver agito scorrettamente 
Siamo agli sgoccioli. Valentino Rossi sta per dire addio dopo una carriera durata un quarto di secolo abbondandante e che lo ha visto vivere da protagonista tutti i più importanti e significativi cambiamenti epocali del mondo delle due ruote. Il Dottore saluterà un ambiente a cui ha dato probabilmente più di quanto abbia ricevuto. Un fatto è certo: nel Motomondiale c’è un prima Valentino Rossi e ci sarà un poi. Il campione di Tavullia sta per dire addio a uno sport che con lui, soprattutto grazie a lui, ha acquisito una visibilità mediatica a dir poco inesistente 26 anni fa.
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Nelle ultime ore però, ad incrinare parzialmente la fin qui armoniosa e patinata atmosfera del lungo addio di Valentino Rossi alla MotoGP ha pensato il padre del fuoriclasse pesarese, a sua volta ex pilota Graziano. Istrionico e senza peli sulla lingua, Rossi senior in una lunga e animata intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport ha lanciato delle accuse molto pesanti alla Yamaha, responsabile a suo dire di una serie di prolungati comportamenti scorretti nei confronti del figlio.
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Valentino Rossi, il padre Graziano attacca la Yamaha: “Sono deluso dal loro comportamento”
I fatti risalgono all’inverno del 2020 quando la casa di Iwata ha messo fretta al Dottore a livello di rinnovo contrattuale, con Rossi che ha ottenuto il tempo richiesto per valutare la propria competitività, una concessione costatagli a sorpresa il posto nel team ufficiale nel quale è stato confermato Maverick Vinales e promosso Fabio Quartararo a partire dal 2021. Valentino per questa ragione fu costretto a passare nel team clienti Petronas. Una vicenda che non è andata giù nè a lui nè al padre Graziano: “Sono molto deluso, ci sono cose che vanno oltre i progetti e i programmi sportivi. Non credo che Valentino si meritasse un trattamento del genere e penso che non se lo aspettasse”.
