Alpine, Alain Prost rifiuta il contratto: accuse durissime

Alain Prost ha deciso di abbandonare il team francese a causa di alcuni dissidi interni con Rossi: l’ex campione lancia accuse pesanti

Non una ristrutturazione del team, ma un vero e proprio addio in piena regola. E quando una storia d’amore, sportiva o reale che sia, finisce, arrivano inevitabili le polemiche. E’ quanto accaduto in queste ore in Francia dopo che Alain Prost e l’Alpine si sono separati.

Alain Prost
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Il quattro volte campione del mondo ha deciso di abbandonare la scuderia francese a causa di alcuni dissidi interni con l’amministratore delegato Laurent Rossi che, a suo dire, lo ha isolato dal resto della squadra e lo ha messo ai margini senza chiedergli mai consigli.

Nonostante tutto, a fine stagione, per Prost è arrivata la proposta di rinnovo di contratto. Proposta, ovviamente, rispedita al mittente. L’ex pilota non ci ha pensato su due volte e vista la situazione ha preferito prendere un’altra strada. Poi ha raccontato il suo punto di vista all’Equipe.

Alain Prost si sfoga con i media francesi: “All’Alpine ero isolato”

Alpine F1
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“A volte non ero completamente d’accordo su una decisione e dovevo insistere per fare arrivare la mia parola. Anche come membro del consiglio, ho saputo di alcune decisioni all’ultimo minuto. Almeno dovrei essere informato con tempo, si chiama rispetto. Le relazioni (con Rossi, ndr) sono diventate sempre più complicate, e spesso provavo molta gelosia“.

Un quadro molto preciso di quanto i rapporti tra Prost e Rossi fossero difficili. L’ex campione del mondo ha poi aggiunto: “Rossi vuole stare da solo, non essere infastidito da nessuno, né ricevere consigli, vuole tutti i riflettori per sé“.

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L’ex pilota ha comunque affermato di voler intraprendere una nuova sfida in cui le sue parole possano ricevere maggior considerazione. Poi “Il Professore” ha raccontato di aver pensato anche di candidarsi come presidente della FIA:

“Mi sarebbe piaciuto, ma oramai era troppo tardi”. Alla fine il posto è andato allo sceicco Mohammed Bin Sulayem, che ha sostituito Jean Todt.

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