DAZN, i disservizi diventano un caso politico: polemiche e proteste

Dopo le difficoltà tecniche che ieri non hanno consentito a migliaia di persone di accedere ai posticipi della serata, DAZN corre ai ripari ma la questione si allarga con richieste di rimborsi e chiarimenti anche a livello politico

É una valutazione approssimata per difetto. Ma si calcola che siano state circa 20mila le segnalazioni di disservizio sulla diretta DAZN di ieri sera di Lazio-Bologna e Fiorentina-Cremonese.

Serie A
(AP LaPresse)

Lo si evince dal numero di alert aperti su forum pubblici e dalla vastissima mole di proteste che hanno invaso i social network: Twitter in particolare.

DAZN, cosa è successo

La stessa piattaforma, registrando le difficoltà di molti utenti a collegarsi regolarmente al sito per le dirette in streaming – a partita in corso – aveva diffuso un tweet nel quale si scusata ammettendo le difficoltà. “Stiamo lavorando duramente per risolvere le problematiche di collegamento che alcuni utenti hanno riscontrato”. Le problematiche erano il mancato accesso al servizio, che risultava indisponibile. Piuttosto che il crash del sistema, a partita in corso.

Le proteste della politica

Una questione non direttamente imputabile alla connessione perché distribuita su tutto il territorio nazionale, con collegamenti e provider diversi. Un problema evidentemente molto più ampio. Le difficoltà, pur se in misura minore, si sono ripresentate anche in serata per la diretta di Salernitana-Roma.

Altre proteste e decine di richieste di rimborso a DAZN che per questa stagione – e anche per la prossima – ha l’esclusiva della distribuzione di sette partite su dieci di Serie A mentre altre tre saranno irradiate anche da SKY. Inutile sottolineare che il caso è diventato anche politico con una protesta bipartisan.

Matteo Salvini ha twittato che il servizio “faccia schifo”. Benedetto della Vedova di PiùEuropa ha scritto che “Lega Calcio e Dazn stanno sequestrando il campionato di calcio anche ai tifosi paganti” auspicando un intervento dell’AGCom. Carlo Calenda, segretario di Azione, ha definito “una fesseria togliere i diritti a SKY colpendo una grande azienda che ha investito molto anche su cinema e cultura”. Una nota del PD denuncia “un servizio vergognoso” chiedendo l’intervento di Serie A ed AGCom.

…e quelle degli utenti

DAZN (websource)

Tra le numerose proteste non solo quelle di un mancato collegamento ma di crash continui durante lo streaming che costringono l’utente a lunghe attese o a una riconnessione tardiva, con diversi minuti di ritardo rispetto allo svolgimento della partita. Diversi abbonati avrebbero già annunciato la disdetta del servizio lamentando per altro a partita in corso, quando il collegamento reggeva, la comparsa di numerosi pop up per promuovere forme di abbonamento ad altri canali e servizi.

Un vero e proprio caso che, anche per via dell’interessamento della politica, in vista delle elezioni, richiederà ora chiarezza e un intervento autorevole da parte di DAZN anche in vista delle prossime partite.

 

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